Pettarin: "La mia idea di Gorizia: qualche spiegazione ed un appello a tutti a collaborare"

"Molti mi stanno indirizzando critiche per le mie recenti posizioni sulle elezioni comunali di Gorizia.
 
Ringrazio per queste osservazioni.
Mi fanno pensare e, come per me ovvio, mi permettono di mettermi in discussione con un aperto confronto.
Queste critiche nascono da insufficienti spiegazioni? Allora approfondiamo.
Procedo con ordine.
Circa un anno fa si esauriva la mia esperienza in Forza Italia, a causa di profondi dissidi con i vertici regionali del partito per il trattamento che questi avevano riservato a Ettore Romoli. Decisi dunque, non con leggerezza, di abbracciare una nuova esperienza politica. Tutte le scelte che, da allora, ho portato avanti alla Camera, dalla partecipazione alla elezione del Presidente della Repubblica al sostegno convintissimo al governo Draghi, fino alle varie proposte di legge ordinarie e di bilancio di grande importanza, sono posizioni che avrei sostenuto in ogni caso. Non sono mai venuto meno al mandato che gli elettori mi hanno affidato nel 2018.
Ho sempre lavorato per Gorizia aiutando a reperire risorse e salvando situazioni compromesse, ma sempre con il dovuto riserbo. Il mio motto? Poche parole e molti fatti.
Il lavoro parlamentare spesso avviene, per fortuna, lontano dai riflettori, dai selfie e dalle conferenze stampa.
Intendo continuare a seguire, con lena ulteriore, il nostro territorio, per fare raggiungere a Gorizia i traguardi che merita.
In questi anni, pur con l’incombenza a Roma, ho seguito appunto anche sul territorio la situazione di Gorizia; sempre molto attentamente e purtroppo ho rilevato molti limiti ed errori della passata amministrazione che, per senso di responsabilità e dovere ho sempre puntualmente evidenziato. Ciò per il bene di Gorizia, sperando che i punti critici da me rilevati fossero presi in considerazione, cosa che, purtroppo, non è successa.
Credo che le critiche facciano crescere e migliorare, perché se le cose non vanno bene non si può nascondere la testa nella sabbia.
Avrei dovuto esprimermi in maniera diversa e più chiara? Forse sì.
Quella che ho sopra riassunto rimane comunque la mia posizione anche oggi, dopo il ballottaggio che ha affidato a Rodolfo Ziberna l'onore di guidare la città nei 5 anni più importanti della sua storia.
Spero esser stato chiaro.
Mi fa molto specie leggere sia commenti di elettori di centrodestra che di elettori di centrosinistra, che si aspettavano ciascuno un mio appoggio esplicito o al candidato Sindaco Ziberna o alla candidata Sindaco Laura Fasiolo. Non hanno compreso, evidentemente, che le mie preoccupazioni vanno oltre i singoli: sono tutte e solo relative a Gorizia.
Per questo, al di là delle diverse previsioni che ciascuno ha fatto per le elezioni di quest'anno, si è aperta da lunedì scorso una nuova stagione, che deve essere all'insegna della collaborazione e del rispetto.
Ciascuno faccia un passo indietro per consentire a tutta la città di fare tutti i passi che la separano dal 2025.
Mi permetto di ripetermi.
Ora ci sono obiettivi enormemente importanti e per centrarli c'è bisogno di competenza, esperienza, sensibilità sociale e di una sorta di armistizio politico, aprendo il dialogo a tutte le forze politiche e chiedendo a persone autorevoli di assumere responsabilità di Governo. Persone con profili di altissima competenza per affrontare il 2025 di Gorizia.
Serve il meglio per cogliere le opportunità che abbiamo davanti, forse le ultime. Dobbiamo quindi tutti mettere da parte egoismi e aspirazioni di rivalsa personale, per contribuire a offrire all’eletto sindaco Ziberna le migliori condizioni per fare le scelte più efficaci e condivise per il bene di Gorizia.
In particolare mi appello a tutte le forze politiche in Consiglio Comunale affinché collaborino per il
Bene di Gorizia
Questo perché confido che il conflitto elettorale, a tratti anche sgradevole, sia ora alle spalle e che davanti ai nostri occhi ci siano solo i 30 mesi che ci separano dal 01.01.2025."
A riferirlo l'on Pettarin
 
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