Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint: "Il polo scolastico è necessario. Allarmismi infondati degli ambientalisti".

Il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint: "Il polo scolastico è necessario. Allarmismi infondati degli ambientalisti".

Di orchidee selvatiche pregiate nell'area destinata a ospitare il nuovo polo scolastico neppure l'ombra e non c'è nemmeno traccia che questa specie floreale si sia manifestata in questo luogo negli anni più recenti. 

E' il risultato dell'accertamento effettuato dal Comune, con l'aiuto di un esperto, per verificare la segnalazione dell'Associazione Rosmann che, prendendo a pretesto le fioriture di stagione, aveva ipotizzato che l'ente non avesse tenuto conto di questo avvenimento. Nel comprensorio, che conta oltre 35 mila mq, non sono presenti neppure altre tipologie floreali meritevoli di attenzione classificate nel piano paesaggistico regionale come i cosiddetti prati stabili e le aree boscate, riconoscibili come tali. 

Il dirigente del Servizio Pianificazione Urbanistica del Comune, Marco Marmotti, anche su questi punti ha effettuato una dovuta verifica tecnica, avvalendosi di personale abilitato, in modo da rispettare ogni possibile vincolo nella redazione della variante allo strumento urbanistico, così come è stata approvata dal Consiglio comunale. 

"Si può condividere o meno la scelta dell'Amministrazione, che risulta essere la più congruente dopo aver valutato tutti i vari fattori - rileva il sindaco Anna Maria Cisint - ma non è giustificabile lanciare allarmismi del tutto infondati per motivare un'opposizione politica verso l'operato della giunta. Ho incaricato il vice sindaco Garritani e l'assessore Cauci di verificare anche questa nuova segnalazione dell'associazione Rosmann, rivelatasi fantasiosa. In questi giorni il dirigente dell'Istituto Buonarroti ha ricordato l'esponenziale crescita numerica degli studenti con il conseguente fabbisogno di aule per il nostro liceo e la necessità di dare, con sollecitudine, una condizione dignitosa ai nostri giovani studenti. Le inesistenti orchidee non verranno a incidere sull'iter che abbiamo avviato per realizzare questo importante investimento. Le energie di tutti dovrebbero essere indirizzate al raggiungimento di questo obiettivo, piuttosto che ad alimentare le solite polemiche poco costruttive. Peraltro, la parte principale dell'area interessata è ricoperta da vigneti, un'altra ampia parte comprende un campo arato e prati destinati allo sfalcio e tutti questi ambiti risultano privi di specie e particolarità etnobotaniche che possano avere un valore da considerare".

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