Un miracolo per l’Italia: stamane Magdi Cristiano Allam presso la Biblioteca Comunale, fotografia di Monfalcone e dell’Italia
“Bisogna avere l’onestà intellettuale di dire la verità: se non siamo noi stessi dentro casa nostra, è come se scegliessimo di suicidarci. L’Italia e gli italiani hanno il diritto e il dovere di dire la verità. Questo è il grande punto da cui oggi parto e con cui oggi concludo”, sono le parole di Magdi Cristiano Allam,
ospite questa mattina presso la biblioteca comunale di Monfalcone per la presentazione del suo libro “Un miracolo per l’Italia”.
“Magdi Allam, - ha rimarcato a sua volta il sindaco Anna Maria Cisint - a cui tutti riconoscono la capacità di analisi e la competenza su questi temi, ha interpretato il sentimento profondo della nostra comunità, in cui si riflette anche quello del nostro Paese e quello diffuso in molte nazioni europee e ha stimolato l’impegno che sto portando avanti di fronte ai rischi concreti che emergono dalle posizioni integraliste dell’Islam e dall’esigenza di salvaguardare la nostra dimensione identitaria, storica e sociale. Un incontro illuminante, per comprendere meglio il particolare periodo storico che stiamo vivendo in Italia da parte di un testimone da sempre attento ad analizzare la situazione geopolitica mondiale, spesso denunciando determinati fenomeni molto prima degli altri. Lo ringrazio a nome di tutti perché ci ha fatto conoscere e comprendere ancora di più le vicende che ci interessano da vicino, in momento così complesso.
Rilevando che Monfalcone è un esempio plastico di ciò che se non agiamo riguarderà tutta
l’Italia, Magdi Allam rivolto direttamente al sindaco ha definito Anna Maria Cisint come “simbolo ed esempio di resistenza”.
Migrazione, economia, finanza speculativa globalizzata, virtualità, digitalizzazione e manipolazione genetica sono stati i temi al centro dell’incontro che ha riempito la sala conferenze della Biblioteca di Monfalcone.
“Molte le questioni sollevate che riguardano direttamente la nostra città di cui Magdi
racconta il rischio - ha sottolineato ancora Cisint - come l’islamizzazione, il
calo demografico, la subordinazione della donna, il timori per la pubblica sicurezza, l’impossibilità di convivenza, la destinazione del welfare”.
“Se il nostro tasso di natalità è dello 0.9 mentre il loro del 2.7, siamo perdenti in partenza - le parole di Magdi Allam - e perdiamo in partenza”. Sulle religioni afferma “la pari dignità delle persone ma la differenza intrinseca delle credenze. Allah non ha nulla a che fare né con il Dio unico dell’ebraismo né con la trinità del cristianesimo. L’Islam - continua - è una religione che non è riconosciuta dallo Stato Italiano, in quanto non compatibile con le nostre leggi”. “La Sharia è incompatibile con le leggi del nostro Paese su almeno tre questioni: la sacralità della vita di noi tutti - l’Islam distingue umanità in credenti e miscredenti - la pari dignità tra le persone - l’Islam percepisce la donna come essere antropologicamente inferiore - e la libertà di scelta in quanto non c’è libertà di scelta di scelta nell’Islam, chi sceglie di abbandonare la religione e di abbracciare un’altra fede viene condannato a morte. Nel rispetto della nostra costituzione, non essendo l’Islam religione riconosciuta dallo Stato, non dovrebbe esserci una sola moschea in Italia”.
Una sottolineatura del sindaco Cisint ha riguardato anche l’utilizzo delle risorse
pubbliche: “Il 95% del welfare del Comune viene erogato agli extracomunitari così
come il 99% dei bonus bebè e l’85% degli alloggi Ater. In questo contesto,
stiamo portando avanti una battaglia per il futuro non solo di Monfalcone ma, come ben delineato da Magdi Allam, dell’Italia intera”.
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