GO2025, presentato il progetto di riqualificazione per la nascita del "distretto" transfrontaliero
Fotografie arrivate da GECT GO
Nella mattinata di oggi, 8 novembre 2023, si è tenuta la presentazione dei progetti di riqualificazione urbana ECOC District, proprio in quello che è il luogo simbolo del confine tra le città di Gorizia e Nova Gorica: Piazza Transalpina.
Alla presenza del Sindaco di Nova Gorica Samo Turel, sono intervenuti tutti i protagonisti istituzionali del progetto in questione. A introdurre è stata la direttrice di GECT GO Romina Kocina, che ha passato il microfono alla progettista Šaša Dobričič (già prof.ssa presso l’Università di Nova Gorica).
Radicale il cambiamento del “distretto”, che avrà una connotazione totalmente green – elemento cerniera tra tutti gli interventi lungo la Kolodvorska pot (strada fronte Stazione Transalpina), dove sono già visibili i lavori in corso. Si tratta di circa 1 chilometro di area, nella quale verranno riqualificati gli edifici già presenti per preservare quanto più possibile l’identità culturale del luogo; inoltre sorgeranno un nuovo parcheggio - sempre all’ordine del verde - e un’ampia zona pedonale. Il senso dell’intervento nella sua interezza è quello di dare una dimensione più ampia al fulcro turistico e rappresentativo dell’Evento che attende le due città.
Il referente del Progetto di riqualificazione della Piazza Transalpina e Vicedirettore di GECT GO è Tomaz Konrad, che afferma la volontà dell’ente appaltante di creare da ambo i lati del confine, senza che nessuna città prevarichi sull’altra. I lavori in Piazza Transalpina inizieranno dal prossimo febbraio per essere completati entro fine anno.
Altra protagonista è Paola Rigonat dello Studio DRH, intervenuta sui dettagli più tecnici delle modifiche. Si interverrà sul lato immediatamente italiano con il rifacimento del “Triangolo Max Fabiani” (Via Luzzato – Via Caprin – Via Ugo Foscolo) così da dare continuità e collegare il sistema su scala complessiva. Questa zona sarà a traffico limitato grazie all’aiuto di due serie di dissuasori, l’obbiettivo è creare uno spazio totalmente accessibile a tutti e soprattutto sicuro; la Piazza verrà abbellita con giochi d’acqua ai lati, che andranno a contribuire (oltre che all’estetica) al benessere climatico.
Prima di passare alle domande, a concludere la presentazione è stata Mija Lorbek, Capo Gabinetto del Sindaco di Nova Gorica. Verrà restaurata la stazione ferroviaria, con la creazione di un sottopassaggio per accedere ai binari più agevolmente e in sicurezza; si ristrutturerà inoltre il vecchio magazzino dei treni. Novità importante e accattivante è la costruzione di una “Super osmiza“, che purtroppo non si riuscirà ad allestire direttamente sul confine ma si ergerà nel centro della cittadina slovena. Diverse saranno le collaborazioni con l’università di Nova Gorica, con cui si continuerà a lavorare ben oltre il 2025.
In ultimo si è dato spazio alle curiosità dei presenti, elencate in seguito.
La rete del muro marcante il confine rimarrà intatta?
Non si cancellerà l’identità dello spazio ma, anzi, la rete originale resterà e una parte verrà mostrata in un museo dedicato.
Ormai i tempi sono strettissimi, si riuscirà a portare a termine il tutto?
Sì, in merito alla Transalpina manca sono una approvazione; per quanto riguarda gli altri interventi bisognerà aspettare fino a fine 2023 per avere i progetti ultimati e le seguenti approvazioni.
Budget
2,78 milioni di euro per Piazza Transalpina e Tridente Max Fabiani; 50 milioni per la Stazione fronte Transalpina; 6,5 milioni per Epic (vecchio deposito treni) e Super 8 (Super osmiza). Si andrà a toccare un tetto totale minimo di quasi 118 milioni di euro, i cui principali contribuenti saranno Friuli Venezia Giulia (43 milioni), Gorizia e Nova Gorica (6 milioni) ed Unione Europea con una percentuale che si aggira intorno al 10%.
Seguitamente a queste ingenti spese si aspettano ricadute importanti fino al 2030.
Prima di concludere la mattinata, sono intervenuti altri 3 attori importanti del progetto: Matej Fornazaric (studio Ravnikar Potokar), Francesco Spanò e Barbara Agnoletto dello studio SA. Questi hanno raccontato di nuovi pavimenti drenanti con calcestruzzo ah hoc, nuove illuminazioni per dare risalto al muro e nuove grandi aiuole in cui verranno piantate 30 varietà di alberi e piante.
In ultimo ha avuto luogo una passeggiata in prossimità delle zone interessate dalle riqualificazioni nei dintorni della Piazza, per scoprire e iniziare ad immaginare il nuovo distretto.
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