Wedding open days: Villa Gallici Deciani apre le sue porte

Un weekend romantico per futuri sposi e non alla scoperta di una delle ville più storiche e caratteristiche della regione, Villa Gallici Deciani. Nel weekend dell’1 e 2 aprile, il Conte Luigi Deciani aprirà le porte della sua dimora per accogliere gli ospiti e guidarli alla scoperta degli innumerevoli spazi della villa settecentesca, ideali per ricevimenti in ogni stagione.

In occasione dei Wedding Open Days, nulla sarà lasciato al caso: si potranno assaporare i deliziosi piatti preparati dagli chef del Catering Costantini, ammirare l'eleganza degli abiti da sposa di Barbara Beltrame Atelier e Chiussi Sartoria 1868, apprezzare la creatività di Plantina Flower Design, esplorare le proposte di light design di GP Eventi e molto altro. Il tutto, intrattenuti da musica dal vivo. 

Aprire la mia casa vuol dire farla vivere, – commenta il Conte Luigi Deciani, ultimo discendente della famiglia proprietaria - amo trasmetterne l’atmosfera multiculturale e una storia dove passato, presente e futuro si intrecciano in maniera affascinante.” 

La visita guidata alla villa si svolgerà alle ore 11, 14 e 16 in entrambi i giorni e durerà circa un’ora. Il programma è online e prevede una visita in compagnia del Conte Luigi Deciani, un aperitivo musicale di benvenuto e un incontro senza impegno con i partner scelti. 

L'ingresso è gratuito ma su registrazione, al link: https://www.villagallicideciani.com/wedding-open-days-april-1st-and-2nd-2023/

LA VILLA

Villa Gallici Deciani, costruita a cavallo dei secoli XVII-XVIII, rappresenta l’esempio più settentrionale di villa veneta. Si tratta di un palazzo padronale, con scalone centrale con balaustre, di una foresteria, terminante con una piccola torre con cappella, di una piccola barchessa e di alcuni rustici. La villa appartenne, fino al 1881, ai Gallici, un casato di origine bergamasca che nel 1600 si trasferì in Friuli, ed in seguito alla famiglia Deciani che ne è l’attuale proprietaria. Gli interni sono riccamente affrescati ed elegantemente arredati con mobili d’epoca e con delicati pavimenti a mosaico di terrazzo veneziano. Durante la Prima Guerra Mondiale è stata danneggiata e poi restaurata per essere utilizzata come residenza estiva fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale. In quel tempo fu occupata prima dalle truppe tedesche e poi dagli americani. Restaurata dopo il terremoto del 1976, le sue stanze sono cariche di storia, di vita, di eventi. 

Circondata da un vasto parco con alberi maestosi, è situata in un magnifico scenario naturale, con dolci colline sul versante a sud e una spettacolare vista delle Alpi sul retro.

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