Pordenone Blues Festival - La potenza dei Placebo e dei loro temi sul palco del Parco San Valentino

Pordenone Blues Festival - La potenza dei Placebo e dei loro temi sul palco del Parco San Valentino

Il Pordenone Blues Festival, presente ormai da 33 anni, e che soprattutto negli ultimi anni ha portato artisti internazionali di altissimo livello della scena rock come i Deep Purple, Jeff Beck, gli Airbourne o i The Darkness, ospita quest'anno sul palco del Parco San Valentino i Placebo, in attesa dell'altro grande evento di stasera 10 luglio con il Padrino dello "Shock Rock" Alice Cooper (ultimi biglietti disponibili sui circuiti di vendita).

Il "duo" britannico nasce nel 1994, quando Brian Molko (voce e chitarra) e Stefan Olsdal (basso e cori) si reincontrano casualmente in una stazione della metropolitana di South Kensington, a Londra, prima di un'esibizione di Brian in un pub che ha convinto Stefan ad avviare la collaborazione.

Esattamente 30 anni dopo, la serata di Pordenone inizia con un annuncio di Brian che chiede ai presenti il "favore" di non passare il concerto a filmare guardandoli da uno schermo, ma di viverlo e di "connettersi" a loro, ai loro temi, alla loro musica. Argomento, questo degli smartphone ai concerti, che sta tenendo sempre più banco e sempre più artisti chiedono al proprio pubblico di mettere via il telefono e di godersi appieno quei momenti, mentre altri invece puntano quasi ad incoraggiarne l'utilizzo, che sia per accendere solo i flash o che sia ideando coreografie da "video in verticale" per i social. Ed anche tra il pubblico c'è chi non riesce a fare a meno di registrare un ricordo della serata e chi, invece, non sopporta questa pratica che, purtroppo, influisce anche sugli altri partecipanti che si veodno la visuale oscurata da centinaia di braccia alzate e di schermi. 

Il pubblico dei Placebo, comunque, è di quelli che non "prendono la cornetta" (semicit.) e di schermi se ne son visti ben pochi. Quello che si è visto è pura emozione. Il gruppo porta la sua impronta molto caratteristica, il suono (con molte sonorità elettroniche che li hanno sempre caratterizzati) ti avvolge, ed i temi trattati sono potentissimi, tra cui gli stessi social ed il distacco dai "Too many friends" che non vedremo mai e per i quali non ci saremo mai, la solitudine disperata di "For what it's worth", o il fatto di provarci di più, di fare meglio, di alzare il livello delle nostre vite e lavorare al futuro con "Try better next time".

Il tour dei Placebo ora si sposta in Francia per poi proseguire in tutta Europa, mentre il palco del Parco San Valentino si prepara al "veleno" di Alice Cooper.

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