Programma PIPPI, il nuovo progetto per i bambini e le famiglie vulnerabili
Il programma P.I.P.P.I. è un modello di intervento coordinato dal Servizio Sociale d'ambito, insieme a azienda sanitaria, scuole, enti del terzo settore e si rivolge alle famiglie in difficoltà nella gestione e crescita dei propri bambini. L'obiettivo è sostenerle con un approccio d'equipe, per evitare che la famiglia presenti delle carenze significative o un'assenza di risposte ai bisogni di un bambino, al fine di ridurre il rischio di devianza e maltrattamento e il conseguente allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d'origine. Il programma è promosso dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha funzioni di governance.
Attraverso una combinazione di interventi di formazione specifica degli operatori e di dispositivi ad hoc, il programma punta a sostenere queste famiglie, con una rete di persone e di servizi che li assistano nel trovare le risorse necessarie a migliorare la qualità della vita dei loro bambini, garantendo loro le giuste condizioni di sicurezza e crescita
L'ambito territoriale ha attivato questo programma già nel 2018 e da allora a oggi ha supportato circa una sessantina di famiglie con bimbi fino agli 11 anni, con un particolare focus per i piccoli fino
ai 3 anni.
Le novità principali relative a questa importante attività riguardano l'ingresso del programma nel piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali 2021-2023 che individua il programma P.I.P.P.I. quale Livello essenziale delle prestazioni sociali (LEPS) e nel PNRR, tramite il quale verranno liberate risorse per oltre 211mila euro. I fondi consentiranno di attivare una serie di dispositivi a sostegno delle famiglie vulnerabili individuate dai servizi sociali e residenti nei nove Comuni dell'Ambito. Tali interventi saranno l'educativa familiare, gruppi genitori e bambini, laboratori con le scuole e promozione delle famiglie d'appoggio.
Gli operatori dei servizi sociali, sanitari e scolastici potranno intervenire per sostenere la famiglia in una serie di attività coordinate e condivise insieme ai genitori. Il patto fra operatori e famiglia sarà la base su cui costruire una serie di interventi coinvolgendo l'ambito scolastico, il vicinato solidale, i gruppi dei genitori e i gruppi dei bimbi.
Per favorire questi incontri è stato deciso un importante investimento per realizzare una sede fisica del Programma, che si chiamerà la "Casa di Pippi", che troverà spazio, dopo la delibera di indirizzo di oggi da parte della Giunta di Udine che segue la già avvenuta assegnazione, presso l'ex Caserma Osoppo. In particolare la "Palazzina del Comandante" è stata riqualificata per poter ospitare le attività legate al programma P.I.P.P.I e sarà a breve inaugurata.