Elio e le Storie Tese a Palmanova tra Softball e cultura

Elio e le Storie Tese a Palmanova tra Softball e cultura

Gli Elio e le Storie Tese continuano il loro tour "Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo" sui palchi, il primo tour dopo uno stop di quasi 6 anni (interrotto solo da alcuni "concertozzi" di beneficienza), e ripassano in regione dopo due tappe lo scorso novembre nei teatri Nuovo Giovanni di Udine e al Rossetti di Trieste.

Stefano Belisari, in arte Elio, ingegnere, cantante, musicista, comico e "funghista" di Softball ha guidato come sempre il gruppo (privato della presenza del batterista Christian Mayer, ufficialmente inabilitato da "un consumo eccessivo di pinoli non italiani"), esibendosi con quel caratteristico mix di comicità, satira e musica di altissima qualità, non limitandosi solo a quest'ultima ma offrendo anche la loro "cultura", ovviamente in chiave altamente ironica. Dalla prosa, alla narrativa, alla poesia, il tutto sempre accompagnato dalla simpatia infinita di Mangoni e dalle sue performance decisamente fuori dall'ordinario, sempre apprezzatissime dal pubblico con dei grandi boati di apprezzamento.

Lo stesso Elio con il bassista Faso e la corista Paola Folli hanno partecipato alla presentazione della nazionale italiana femminile di Softball, portando la loro ironia (e le loro capacità come giocatori di baseball / softball) e lanciando sul pubblico palline da softball (di spugna) autografate dalle giocatrici che saranno impegnate la prossima settimana nelle finali dei campionati mondiali sul diamante di Castions di Strada (esordio lunedì 15 alle 20:30 contro la Cina)

In più di 2 ore di spettacolo hanno portato il meglio del loro repertorio, partendo dalla famosa "Terra dei Cachi" e mettendo l'Italia e gli italiani al centro dello spettacolo e di tutti gli intermezzi tra una canzone e l'altra, dove si portavano anche versioni riviste e riscritte dei testi delle stesse. Fantastica ad esempio la riproposizione di Faso (bassista) che racconta le gesta dei Servi della Gleba come un documentario, o le storie dei vitelli dai piedi di "diversi materiali".

La scaletta ha spaziato quindi dalle immancabili "Il vitello dai piedi di balsa", "Servi della gleba", "Supergiovane" e "Born to be Abramo" a canzoni recentissime come "Valzer Transgenico" passando per altre grandi hit forse meno conosciute ai più ma amatissime dai fan come "Gimmi I." o "Storia di un bellimbusto". 

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