Honsell (OPEN): "Massima stima agli operatori del punto nascita di Pordenone"

"L'interrogazione da me presentata
sulle strategie per gestire adeguatamente l'importante nuovo
carico di lavoro presso il punto nascita di Pordenone dopo la
chiusura di quello di San Vito, non deve essere assolutamente
letta come una critica al personale medico-sanitario nel
dipartimento di ostetricia e ginecologia di Pordenone. Ho sempre
espresso loro il massimo apprezzamento per professionalità e
dedizione".

Lo afferma in una nota Furio Honsell, consigliere regionale di
Open Sinistra Fvg, che aggiunge: "L'interrogazione va anzi
proprio in loro favore, ovvero nella direzione di permettere loro
di operare nelle migliori condizioni, dopo l'inevitabile
importante incremento di lavoro al punto nascita di Pordenone
dovuto alla chiusura del punto nascita di San Vito. La
giustificazione dell'assessore Riccardi per la chiusura del punto
nascita di San Vito era la mancanza di personale in tutta
l'Azienda sanitaria Asfo, ovvero sia nello spoke che nel hub. Non
risulta che il personale possa aumentare grazie ad un
accorpamento. Inoltre, la necessità di convenzionarsi con il
policlinico San Giorgio per oltre 400 parti all'anno è sempre
stata giustificata dalla Regione, non come una scelta a favore
del privato convenzionato, ma dal fatto che tale numero non
poteva essere gestito presso il punto nascita di Santa Maria
degli Angeli per mancanza di risorse".

"L'interrogazione nasce, quindi, dalla preoccupazione che
ulteriori 500 parti all'anno possano essere un carico molto
pesante anche dal punto di vista delle infrastrutture presso
l'Asfo a Pordenone. L'interrogazione va quindi proprio nella
direzione di assicurare, al di là delle segnalazioni ricevute dal
Coordinamento Sanvitese per la Sanità Pubblica, la piena
soddisfazione dei lavoratori della sanità e degli utenti",
conclude il consigliere di Centrosinistra.