Pasquetta, apertura straordinaria della mostra ECO CITY LAB

Pasquetta, apertura straordinaria della mostra ECO CITY LAB

Se la osservi in un batter d’occhio ECO CITY LAB sembra la città dei dinosauri: un enorme museo neoclassico che svetta, una statua monumentale al centro di un grande mare, qualche reperto qua e là… eppure il nuovo progetto di LAB che arriva nel cuore di Udine è molto di più. Una metropoli di mattoncini LEGO® pensata nell’ottica dell’economia green, con politiche ambientali che di certo non si nascondono nei dettagli. D’altronde, si sa, il mondo Literally Addicted to Bricks capitanato da Wilmer Archiutti con la collaborazione di Giuliamaria e Gianmatteo Dotto Pagnossin in arte “Fratelli Huston” non pecca mai di due caratteristiche: l’ironia e il perfezionismo di ogni singolo mattoncino incastrato. Un grazie speciale è dedicato a Flavio Zanello che sempre si prodiga per la ciurma di LAB ed è riuscito a portare questa nuova mostra nella sua città.

ECO CITY LAB.  Si chiama così il nuovo progetto del team di costruttori di diorami LEGO® di Treviso. La nuova sfida di LAB è infatti Perfectly Eco-Oriented e vuole lanciare un messaggio forte, legato all’attualità e alle diverse sfide quotidiane a cui è importante sottoporsi per preservare e difendere il proprio ambiente di vita. 

ECO CITY LAB è una città ecologica dove vige l’economia green: ogni tetto di ogni palazzo non manca di pannelli fotovoltaici e alberi verdi in grado di “mangiare” CO2, si effettua la raccolta differenziata e si pone massima attenzione a ogni processo antismog. Le auto si muovono con energia elettrica, gli abitanti si spostano per lo più in bicicletta o tramite mezzi pubblici e nulla, nella nuova città di LAB, rischia di inquinare o danneggiare l’ambiente circostante. 

“Voglio che questo sia un incentivo per i piccoli e per gli adulti: come ci siamo riusciti noi con i mattoncini LEGO®, se unissimo le forze saremmo in grado di riuscirci tutti nella realtà” afferma il capitano di LAB.

Il fulcro del nuovo diorama è la Wind Farm Offshore subito visibile per l’imponenza del suo reticolo composto da sei pale eoliche. Riprodotta prendendo spunto dalla wind farm londinese nello Stretto della Manica dove 20km di cavo dà energia a un’enorme quantità di case, LAB ha voluto raffigurare il processo in cui la grande nave tramite delle camicie interne riesce ad ancorarsi al fondo per consentire alle gru di montare le pale eoliche (il tutto naturalmente finanziato dall’azienda “LAB Loves Green”). Le pale eoliche del mare che precede ECO CITY LAB sono in grado - come nella realtà - di dare l’energia giusta a soddisfare le necessità elettriche della città che si sviluppa poco dopo. 

A pochi passi dal mare, infatti, vive la quotidianità di una metropoli in pieno fervore: c’è l’ufficio postale dove gli anziani ritirano la pensione, l’università, la palestra, la biblioteca, la lavanderia, il Diner esclusivo, il cantiere in costruzione e la banca principale. Proprio qui, come in altre scene, si nascondono i personaggi dei cartoon che popolano ogni scenario LAB. In particolar modo, la banca di ECO CITY LAB ha appena subito un assalto da parte di Joker che ha appositamente fatto saltare il caveau per appropriarsi unicamente di uova e ambra da cui nascono i dinosauri, altro elemento portante del nuovo progetto LAB. 

Oltre che ecologica nel nuovo scenario di LAB prende vita un altro elemento portante immediatamente visibile al primo sguardo: il PEOciraptor Museum. L’importanza della cultura e le potenzialità che ogni città ha nella promozione di qualsiasi forma d’arte sono il punto di partenza da cui tutto è nato. Ci sono voluti due mesi di lavoro e oltre trentatré mila pezzi di LEGO® per raffigurare il museo (è un modular building disegnato con un’architettura neoclassica riprodotta in chiave LAB) al cui interno si trova un’esposizione archeologica di scheletri e fossili di dinosauri. 

L’amore verso l’arte e la cultura viene poi ripreso in molte altre scene che prendono vita all’interno della città: i corsi d’arte e quelli di scultura all’interno della scuola, i ponti e le architetture dei palazzi dove si svolgono scene precise, come il romantico bacio tra Minnie e Topolino nel punto più alto del ponte cittadino. 

I messaggi nascosti. Al di là della giocosità di ogni aspetto e del fascino intramontabile dei mattoncini LEGO®, il team Literally Addicted to Bricks tramite le scene rappresentate vuole lanciare messaggi forti e precisi. All’interno dell’università, ad esempio, a insegnare è proprio Yoda (personaggio che richiama Star Wars) con un sistema di insegnamento avanzato, tecnologico e all’avanguardia come dovrebbe essere quello del nostro sistema educativo nazionale. Lungo la strada che costeggia la città si incappa in una scena divertente, in cui i goastbusters assistono al crollo di un manto stradale, immediatamente raggiunto dagli addetti ai lavori accorsi sul posto per sistemare la situazione. 

"È per me un vero piacere tornare ad ospitare la nuova mostra di LAB, Eco-City Lab, dopo una prima positiva esperienza nel 2015. La città che viene presentata all'interno della Chiesa di San Francesco sarà un esempio di quello che potrà essere, e in alcuni casi già è, la realtà urbana in cui viviamo. Una città a dimensione di persona, accessibile, sostenibile, in cui l'uomo non danneggia l'ambiente ma lo valorizza. Una città, come Udine, dove la qualità della vita è molto alta. La particolarità e le capacità ingegneristiche dei realizzatori faranno il resto: sono sicuro che sarà un appuntamento apprezzato dalle famiglie ma anche dai tanti appassionati di Lego presenti in Friuli" commenta il vicesindaco del Comune di Udine, Alessandro Venanzi.

Una mostra per tutte le età, come sempre contraddistingue le produzioni di LAB dove… “non si sa chi accompagna chi”.

....