Donne discriminate: Cisint replica alla sinistra

Donne discriminate: Cisint replica alla sinistra

“Otto, come risulta nei registri ufficiali dell’anagrafe comunale, oppure 89 come sostengono Bulian, Morsolin e Saullo: i dati sulla drammatica discriminazione delle donne bengalesi nel lavoro non cambiano la realtà di una condizione di vera e propria segregazione ed esclusione dall’impiego come dalle relazioni sociali. Su circa 3 mila donne islamiche della nostra città, neppure al 5 per cento di esse è consentito il diritto di emancipazione e di quelle pari opportunità che sono un segno distintivo della nostra società. Quando si parla di immigrazione, la sinistra non ha vergogna e nessun pudore a prendere sempre la strada sbagliata e alimentare polemiche anche quando queste diventano un boomerang e la dimostrazione del loro fallimento della conquista di diritti che, evidentemente, vorrebbero cancellare seguendo il modello islamico più radicale. Ricordo a questi campioni dell’opposizione che in Italia il tasso di occupazione femminile arriva al 52 per cento a fronte di quasi il 70 per cento di quello maschile e in questo divario il nostro Paese resta distante di quasi dieci punti dalla media europea.

 

Se le musulmane sono del tutto estranee a questi processi di parità di genere, non sentono l’esigenza di ricercare un impiego, non solo come sostegno alle esigenze familiari, ma soprattutto come forma di realizzazione personale e professionale e di autonomia economica e sociale, deriva da una sottomissione ideologica dell’Islam. Secondo questi precetti le donne valgono meno degli uomini ed è quello che viene insegnato alle ragazze fin dalla più tenera età. E i messaggi impliciti sono la copertura integrale e la negazione di ogni ruolo sociale nel lavoro, pur vivendo nel nostro Paese. 

Ancora una volta la presa di posizione della sinistra conferma la mancanza di ogni ideale e di ogni principio, adagiandosi su quelle prescrizioni islamiche più retrive e inaccettabili di sopraffazione verso le donne e le minori, come si riscontra sempre più frequentemente nelle nostre realtà”.

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