Nuove panchine rosse a Fiume Veneto

Anche quest'anno, il Comune di Fiume Veneto è in prima linea nella sensibilizzazione alla lotta contro la violenza sulle donne, con la partecipazione dell'associazione 'Donne e Società', l'Associazione 'Polaris', con la donatrice di voce Lorena Giordani, Edoardo Fabris, in rappresentanza dell'associazione 'In prima persona. Uomini contro la violenza sulle donne', e l'associazione 'Istrice'.
 
Dal 2018, ogni anno in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, l'amministrazione comunale ha inaugurato una 'panchina rossa', un simbolo per dire no alla violenza sulle donne, per tenere alta l'attenzione su un dramma che ogni anno in Italia segna decine e decine di vittime. Si è iniziato con la prima 'panchina rossa' installata presso la biblioteca civica, poi a Praturlone e Cimpello. Ieri è stata la volta di Bannia e Pescincanna.
 
A Pescincanna ha scosso gli animi la lettura della storia di Franca Rame, vittima nel 1973 di uno stupro violentissimo. La panchina rossa, posizionata nel parco giochi di via Formentini, riporta una citazione breve ma toccante di Giovanni Paolo II: 'Non abbiate paura di avere coraggio' un invito alla società tutta,  ad affrontare con fermezza il tema.
 
A Bannia, per l'inaugurazione della seconda panchina, si sono impegnati oltre 70 ragazzi della terza classe delle scuole secondarie di primo grado, accompagnati dai loro insegnanti.  Chi ha portato in   omaggio le scarpe rosse,  segno e simbolo di questa battaglia, chi ci ha raccontato il dramma delle donne iraniane. In questo caso la panchina non ha ancora una citazione, e ciò volutamente,  perchè spetterà ai ragazzi, nei prossimi giorni,  proporci i loro pensieri più significativi.
 
Dichiara il Sindaco Jessica Canton: "C'è ancora molto da fare contro la violenza sulle donne. Ad iniziare da un cambio di mentalità culturale che ancora  non riesce a riconoscere il nuovo e diverso ruolo che la donna sta assumendo nella società. Così come, nonostante evidenti violenze subite, ci sia ancora qualcuno che pensa che la responsabilità sia delle donne, colpevoli,  loro dire, di non avere il coraggio di denunciare gli abusi. Le leggi a poco servono a nulla, se a monte manca la cultura e a valle la volontà di applicarle e farle rispettare.
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