San Vito Jazz: sabato Francesco Bearzatti con Portrait of Tony, l'omaggio a Tony Scott

San Vito al Tagliamento – Dopo il debutto con l’energia caraibica di Anthony Joseph, San Vito Jazz, il Festival diretto da Flavio Massarutto, gioca in casa per il secondo appuntamento della 16a edizione. Sabato 23 luglio alle 21 in Piazza Stadtlohn a San Vito al Tagliamento (in caso di maltempo nell’attiguo Auditorium) arriverà Francesco Bearzatti con il suo progetto-omaggio a Tony Scott, Portrait of Tony. Sul palco assieme al sax tenore e al clarinetto di Bearzatti, ci saranno Federico Casagrande alla chitarra, Gabriele Evangelista al contrabbasso e Zeno De Rossi alla batteria.

Francesco Bearzatti è originario di San Martino al Tagliamento e, dopo il diploma in clarinetto al Conservatorio di Udine, si è perfezionato a New York diventando uno degli artisti più apprezzati e ricercati, tanto da ottenere prestigiosi riconoscimenti internazionali, due su tutti: nell’ambito del referendum top jazz 2009, indetto dalla rivista Musica Jazz, ha ricevuto il premio come “strumentista dell’anno sezione ance” e nel 2011 l’Accademie Jazz Francaise lo ha nominato miglior musicista europeo. A San Vito Jazz l’artista friulano è di casa, l’ultima volta il pubblico del Festival lo ha applaudito nel 2018 per la presentazione del disco Immaginario Blues con Jury Dal Dan.

Portrait of Tony è un omaggio a Tony Scott, nome d’arte di Antony Joseph Sciacca che nel 2021, anno di pubblicazione dell’album di Bearzatti, avrebbe compiuto 100 anni. Tony Scott è stato clarinettista, sassofonista e pianista, ma anche arrangiatore e direttore d’orchestra. Pur avendo le capacità e le competenze per poter guadagnare una fortuna nello show business, rimase fedele alla musica jazz. Tra gli anni Quaranta e Cinquanta diventò popolare, suonando con i più grandi jazzisti dell’epoca d’oro come Errol Garner, Art Tatum, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Thelonius Monk; collaborò con la sua grande amica Billie Holiday; scoprì e incise con il pianista Bill Evans. Negli anni Sessanta viaggiò ovunque, fu il primo jazzista ad esibirsi in Giappone e in molti altri paesi orientali, suonando con i musicisti locali e apprendendo la loro musica e la loro cultura. A metà anni Sessanta, proprio grazie a questi nuovi insegnamenti, incise un disco che anticipò la New Age ed ebbe un successo enorme: Music for Zen Meditation. Dopo una vita avventurosa e travagliata, alla fine degli anni Sessanta, decise di venire in Italia, dove non fu mai capito e accettato, e dove, pian piano, si spense tra l’indifferenza della gente.

San Vito Jazz  concluderà l’edizione 2022 la prossima settimana con due appuntamenti dedicati a Charles Mingus: giovedì 28 luglio, alle 21 sui Gradoni del Castello (in caso di maltempo al Teatro Arrigoni), si terrà la conferenza multimediale del musicologo Stefano Zenni, che accompagnerà il pubblico alla scoperta del laboratorio e dei segreti di uno dei più grandi musicisti del Novecento, mentre sabato 30 luglio, l’edizione 2022 si chiuderà con il concerto In Spirit of Mingus del sassofonista pugliese Roberto Ottaviano con la formazione internazionale Eternal Love Quintet.

I concerti avranno inizio alle ore 21, in caso di maltempo si terranno all’Auditorium Centro Civico. Prevendita biglietti dei singoli concerti all’Ufficio IAT: mercoledì e giovedì dalle 15.30 alle 18.30; venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Prevendita online sul circuito Vivaticket.

San Vito Jazz è organizzato dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia e dal Comune di San Vito al Tagliamento con la collaborazione di Fondazione Luigi Bon e Rai Radio3, e il sostegno di ATAP.

Per ulteriori informazioni contattare l’Ufficio IAT negli orari di apertura allo 0434 843030 o all’indirizzo iat@sanvitoaltagliamento.fvg.it, oppure l’Ufficio beni e attività culturali del Comune allo 0434.843050.
Per approfondire ertfvg.it.

 

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