Azione FVG: "Una legge elettorale delinquenziale"

Azione FVG: "Una legge elettorale delinquenziale"

"E' disarmante vedere come il concetto di democrazia, democrazia così preziosa ma al giorno d'oggi così poco considerata un valore, venga negato da una semplice provvedimento votato a maggioranza in consiglio regionale.
Perché cambiare una legge elettorale, quella dei sindaci, che a detta di tutti funzionava bene e garantiva al tempo stesso rappresentanza e governabilità?
Quale necessità c'era?
E andando nel merito del provvedimento: che senso ha dire che un candidato sindaco vince le elezioni con il 40% delle preferenze?
E soprattutto: che senso ha dare 60% dei seggi ad una coalizione che ha preso appena il 40% delle preferenze?
Questo meccanismo avrà come conseguenza immediata il fatto che non ci sarà più posto per una pluralità di candidature a sindaco, ma ci saranno sempre e solo due contendenti. Sarà sempre più difficile vedere volti nuovi.
Questo provvedimento è rappresentativo di quella politica che si autoalimenta, che sfavorisce quello che dovrebbe essere un sano ricambio generazionale, che si vuole sempre uguale a se stessa, completamente autoreferenziale.
La politica che tiene gli elettori lontani dalle urne. Comprensibilmente.
Cambiare le leggi elettorali per portare dei vantaggi alla propria parte politica è squallido. Farlo, modificando una legge che funzionava bene, è delinquenziale".

A riferirlo Daniela Rossetti - Segretaria Regionale Azione FVG
 

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